Suggerimenti originali per la composizione della Cesta di Natalizia

Consigli originali per Ceste Natalizie

Nel comporre la nostra cesta Natalizia è bene tenere a mente alcune considerazioni...

CESTA: Termine usato per ricordare la distribuzione sovrabbondante del cibo offerta da Gesù

Ogni cesta ha una sua storia e ogni prodotto ne è il suo racconto. L'origine del contenuto identifica il destinatario, le sue preferenze ed i suoi gusti. C'è chi sostiene di aver rinchiuso il natale in una scatola, c'è chi promette bontà e armonia.

Ogni cesto risponde alle esigenze di chiunque voglia qualcosa di tipico o atipico, di sfizioso o di tradizionale.

Chi preferisce restare ai sapori nostrani, può scegliere, anziché la solita cesta preconfezionata, di rivolgersi direttamente alle aziende agricole: formaggi, legumi (fagioli, lenticchie e cicerchie), frutta, ortaggi e spezie.

Forse un procedimento più lungo, ma per chi ha tempo è sicuramente un'alternativa originale, che rende un dono genuino.

Ma può capitare che qualcuno cerchi in una scatola con dentro un Natale noto ma lontano.

Qualcosa di classico dal sapore etnico. Insomma, perché non ricercare un Natale di un altro mercato! In questo caso non richiediamo più cesti in vimini, ma ci lasciamo coinvolgere da tessuti e contenitori tipici 'altri mondi': cesti in bambù Vietnamita o in foglia di palma.

Ci concediamo il gusto di un vino bianco cileno o di una confettura di mango del Kenya.

Ci facciamo tentare dallo zucchero di canna delle filippine o dal miele del Messico. Se tutto questo non è ancora abbastanza, possiamo cambiare totalmente genere.

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Allontanandoci dal tradizionale culinario, possiamo rendere protagonisti del nostro natale chi sta peggio di noi. In questo caso invece che vere e proprie ceste possiamo donare una 'cesta basica'. che consiste in una borsa della spesa per i piccoli brasiliani, colma dei più diversi generi alimentari: latte, biscotti, cioccolato, zucchero, caffè, frutta di ogni tipo, fagioli, manioca, uova, pollo, pasta e un dolce natalizio.

In questo modo rendiamo omaggio al vero protagonista del Natale. Non soltanto alla sua nascita, ma alla sua bontà e solidarietà: 'Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. [6.31] Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. [6.32] Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. [6.33] Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. [6.34] Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. [6.35] Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; [6.36] congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare». [6.37] Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». [6.38] Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci». [6.39] Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. [6.40] E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. [6.41] Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. [6.42] Tutti mangiarono e si sfamarono, [6.43] e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. [6.44] Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.'(Vangelo secondo Marco).

Quale che sia il contenuto scelto, quando doniamo ceste piene di cibo ricordiamoci il lusso della nostra abbondanza!


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